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Proposte sulla formazione interna del personale.

Al Direttore Generale

Alla Delegata del Rettore alle Relazioni sindacali

 

Facciamo seguito alla riunione del Gruppo di lavoro misto sulla formazione del 15 marzo u.s. per portare alla Vostra cortese attenzione le seguenti proposte.

Considerando le innovazioni di procedure e tecnologie in corso in Ateneo, riteniamo oggi più che mai importante assicurare una formazione di qualità al personale dell’Ateneo. Facendo tesoro delle esperienze dell'anno passato, con strumenti da remoto e on-demand, proponiamo a Codesta Amministrazione una evoluzione della modalità di erogazione e di fruizione dei corsi.

Ovvero, cambiando la finalità dell’incarico di docenza da “tenere lezione” a “preparare corsi in formato telematico”. Corsi che siano chiari, accessibili e massimamente riusabili, prendendo come esempio il corso sulla Sicurezza sul posto di lavoro.

Si permetterebbe, con un incarico, di valorizzare il processo di costruzione di corsi accessibili, di dispense e di materiale di riferimento. Tutte componenti, queste, che in futuro risulterebbero già pronte per molte edizioni dei corsi. Così facendo si agevolerebbe, inoltre, una maggiore flessibilità per i discenti dei suddetti, che potrebbero conciliare meglio la frequenza dei corsi con la gestione dei carichi di lavoro.

Proponiamo, infine, un maggiore coinvolgimento di quei lavoratori che conoscono le varie materie, al fine di non relegare sempre l’insegnamento ad una “elite”, bensì valorizzare anche coloro i quali, nei vari uffici, passano del tempo ad insegnare cose ai colleghi.

Si potrebbe dare la possibilità di integrare i corsi con l’inclusione di contributi di colleghi che via via sentono propria l’attività e ritengono di poterli arricchire.

 

Riepilogando, le nostre proposte riguardo i corsi prodotti internamente, finalizzati ad uso interno, sono:

  1. Riorganizzare la produzione di corsi interni finalizzandoli alla costruzione di risorse didattiche fruibili da remoto e largamente disponibili;
  2. Includere l’apporto contributivo, aperto a tutti i lavoratori, all’arricchimento/miglioramento di ciascun corso;
  3. Realizzare i corsi ed il materiale in modo che non si crei discriminazione fra i discenti;
  4. Prevedere di reintrodurre un Albo dei formatori che selezioni con trasparenza chi costruisce, organizza e materialmente mette insieme tutte le risorse per realizzare un corso fruibile, completo e corretto.

 

Le nostre proposte sono intese nella direzione di realizzare alcuni vantaggi:

  1. Valorizzazione del personale già coinvolto in una “invisibile” formazione dei colleghi, dandogli modo di sintetizzare le proprie esperienze;
  2. Migliorare l’uso del tempo di ciascuno: dei discenti che possono gestirsi i corsi, e dei docenti che si vedrebbero impegnati per meno tempo.
  3. Maggiore qualità delle proposte formative, poiché tutto il materiale sarebbe soggetto a revisione da parte di tutti i lavoratori che sarebbero invitati a fornire integrazioni o correzioni;
  4. Maggiore focalizzazione sulla esposizione chiara dei concetti, prevedendo l’incarico a chi gestisce l’amalgama per produrre un risultato chiaro e comprensibile a tutti. Essendo consapevoli che i colleghi saranno sempre pronti ad aiutare con integrazioni e correzioni, non sarà più necessario essere onniscienti e infallibili;
  5. Riduzione dei costi di remunerazione simbolica e del numero di incarichi di insegnamento rispetto agli ultimi anni, evitando di organizzare ogni anno gli stessi corsi, ma avendo un vero catalogo di corsi riusabili ed eventualmente integrabili.

 

Notifichiamo le suddette proposte all'Amministrazione perché ne possa trarre ispirazione ed eventualmente farle proprie. Le inoltreremo, per conoscenza, anche al “Gruppo misto sulla formazione” sebbene non sia il soggetto preposto alle scelte.

Sottolineiamo come siano necessari criteri di equità e trasparenza per dare pari opportunità di selezione e organizzazione dei corsi a tutti i lavoratori e chiediamo una nuova istituzione dell’Albo dei formatori con nuove regole che mettano al centro trasparenza e competenza.

Qualora l’Amministrazione ritenesse accoglibili le nostre proposte, chiediamo che vengano convocate le OOSS per discutere insieme i criteri più opportuni atti a garantire eguale opportunità, trasparenza e massima qualità delle proposte formative.

Questo il documento inviato.

Ultimo aggiornamento

24.08.2022

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