Comunicati e eventi Eventi FGU UnifiUniversità del futuro: esito dell'incontro

Incontro con i candidati alle elezioni politiche 2022: tra PNRR, ricerca e diritto allo studio

Il giorno 19 settembre 2022 FGU Dipartimento Università Unifi ha organizzato un’assemblea sindacale del personale dell’Ateneo invitando i candidati del collegio uninominale di Firenze.

Questa assemblea è stata un’occasione per chiedere alla “futura politica” quali risposte intenderà proporre per la valorizzazione del settore. Un’occasione per i candidati di Firenze di far conoscere la loro visione politica e di indirizzo anche post-PNRR.

 

FGU Dipartimento Università, assieme alla Segreteria Nazionale ringrazia la Magnifica Rettrice per aver potuto organizzare questo proficuo incontro. Con la preziosa conduzione di Marcello Mancini si è svolto un confronto sull’Università del futuro assieme ai candidati che hanno raccolto il nostro invito: Yana Chiara Ehm, Federico Giannassi, Andrea Quartini e Federica Picchi.

 

Partendo dalla scomparsa dell’Università dall’agenda politica delle priorità e degli investimenti, rimarcando come istruzione e ricerca da anni sono state inquadrate nella filosofia della spending review e della costrizione e del restringimento delle risorse pubbliche; il Segretario Generale nazionale FGU Dipartimento Università Arturo Maullu ha introdotto le problematiche di un settore con gli stipendi più bassi del pubblico impiego e con la preparazione migliore, avviando così la discussione con i candidati: “più che domande su cosa volete fare di nuovo, vediamo di almeno correggere quanto di storto c'è stato fino ad oggi nel nostro settore”.

 

Tutti gli intervenuti hanno concordato sul bisogno che avvenga una scelta di indirizzo politico da parte di chi sarà alla guida della nazione riguardo le priorità del paese e le scelte in prospettiva.

 

Sono state affrontate le tematiche del numero chiuso, del diritto allo studio, degli alloggi, della scarsità del personale, delle specializzazione e dell’accesso alla carriera universitaria; di come sia impossibile affrontare uno solo di questi temi, ma vadano affrontati organicamente tenendo bene a mente legami e correlazioni fra loro.

Il Segretario Maullu ha riportato all’attenzione una nostra, ahimè storica, battaglia contro il numero chiuso e come si lega alla sofferenza di organico, poichè, ad oggi, visto il “saccheggio dei punti organico di medicina” fatto negli scorsi anni, un minimo aumento di iscritti rischierebbe di soffrire la carenza di docenti e personale di supporto, rendendo nella pratica infattibile il percorso di studi.

 

Riguardo al PNRR, tutti hanno auspicato che si riesca ad usare quello che verrà via, via messo a disposizione, ma concordando sul fatto che è una misura eccezionale che da sola “una tantum” non può risolvere problemi di vecchie scelte politiche; scelte che oggi richiedono una prospettiva per cambiare paradigma, è necessario iniziare a vedere le spese per i beni pubblici non come costi, ma come investimenti che produrranno un guadagno per la collettività.

 

Si è parlato di come sia ingiustificabile il ritardo nei rinnovi dei contratti e di come sia necessario valorizzare il personale, investire di più e rivedere la metodologia sin qui adottata da ARAN.

L’attenzione è andata quindi anche al futuro che vede una inflazione a 2 cifre e imminenti scelte di vita reale da compiere davanti a stipendi e scatti di anzianità fermi al palo.

 

Noi di FGU Dipartimento Università a Firenze siamo felici di aver promosso l’inizio di un dialogo sulle tematiche di Università e Ricerca, forti di non avere storiche apparentamenti e forti del rispetto delle opinioni di tutti, siamo riusciti a svolgere un’ampia discussione ponendo l’accento su tutte le tematiche e sulle loro correlazioni. Abbiamo dato spazio a tutti i candidati per presentare le loro proposte e ci siamo salutati accogliendo anche gli auspici per successivi incontri, per proseguire un dialogo con metodo e valorizzare l'azione parlamentare di chi sarà eletto nelle istituzioni nazionali rispetto alle tematiche di cui abbiamo parlato.

 

Riteniamo che questo possa esser un modo per sollecitare i cambiamenti necessari in prospettiva futura, per chi l’Ateneo lo vive e per chi l’Ateneo lo fa.

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