La FGU si è spesa con grande impegno negli ultimi mesi per persuadere l’Amministrazione a mantenere entrambi gli istituti del lavoro a distanza, ovvero lavoro agile e lavoro da remoto, sottolineandone le diverse finalità e il loro ruolo complementare. Tuttavia, nonostante le nostre argomentazioni, queste proposte non sono state accolte positivamente dal tavolo.
Siamo consapevoli che gli istituti, così come erano declinati durante la pandemia, necessitavano di una revisione. Proprio per questo avevamo proposto un approccio graduale, con un ridimensionamento del lavoro agile (magari non per il 100% dei lavoratori, ma almeno per un 50%) e il mantenimento di un lavoro da remoto caratterizzato da forti elementi di conciliazione. Purtroppo, quanto definito nelle linee guida e nell’accordo (non sottoscritto dalla FGU) ha prodotto un risultato ben diverso.
Cosa cambia con il nuovo accordo
Con l’introduzione delle nuove regole:
È vero, rispetto al telelavoro, il lavoro da remoto introduce la novità della assenza di limiti di postazioni in ateneo, ma si tratta di un beneficio marginale rispetto alla perdita del lavoro agile, che accontentava una platea più ampia di lavoratori. Inoltre, la possibilità di accedere al lavoro da remoto è ora rimessa alla valutazione discrezionale del Responsabile dell’Unità organizzativa di secondo livello, riducendo ulteriormente la flessibilità per il personale.
Un passo indietro nella conciliazione vita-lavoro
La FGU ritiene che il lavoro da remoto, così configurato, rappresenti un netto passo indietro come strumento di conciliazione. La nostra proposta mirava a un ridimensionamento sostenibile del lavoro agile, accompagnato da un lavoro da remoto più equilibrato e davvero conciliativo, ma non siamo stati ascoltati.
Lavoro agile: una leva di valorizzazione per l’Amministrazione
Autorevoli esperti considerano il lavoro agile come una leva di rewarding, un elemento che rende appetibile lavorare per un’Amministrazione moderna. La sua eliminazione, senza una valida alternativa, rischia di ridurre l’attrattività e la competitività del nostro ambiente lavorativo.
Conclusioni
Come FGU, continueremo a portare avanti le nostre proposte per tutelare le esigenze del personale e garantire strumenti moderni e adeguati per la conciliazione vita-lavoro. Riteniamo che un’Amministrazione debba guardare al futuro con soluzioni innovative, non con passi indietro.
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Ultimo aggiornamento
24.11.2024