Pur avendo espresso per mesi forti critiche verso la gestione del fondo e l’assenza di un reale impegno nel reperire risorse aggiuntive, al tavolo del 26/11/2025 abbiamo firmato l’accordo esclusivamente per non danneggiare nessuno di voi.
In particolare, lo abbiamo fatto per tutelare chi quest’anno ha maturato il diritto alla Progressione Economica all'Interno dell'Area (PEiA): non è accettabile che colleghe e colleghi perdano un’opportunità legittima a causa dell’immobilismo dell’Amministrazione.
La nostra firma, dunque, non è stata un via libera politico, ma un atto di responsabilità verso il personale tecnico-amministrativo che rappresentiamo.
Si sono prospettati tre scenari possibili per la firma:
La nostra posizione è stata che 300.000 € rappresentano il massimo compromesso possibile, in cambio dell’attivazione delle PEiA 2025.
Ricordiamo che l’Amministrazione non ha voluto percorrere strade (da noi suggerite) che avrebbero permesso di aumentare significativamente il fondo (senza mettere le mani nelle tasche dei lavoratori), tra cui:
Tutte strade possibili, praticabili e adottate in altri atenei, ma che non sono state percorse.
Chiediamo che sia dichiarato apertamente ciò che nei fatti accade: la volontà politica dell’Ateneo è quella di non distribuire in modo equo le risorse tra personale docente e personale tecnico-amministrativo.
Non si tratta di una contrapposizione tra categorie: è una questione di equità e di riconoscimento del valore del lavoro di tutte e tutti.
L’Università è una comunità composita, e anche il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario ha diritto a una quota adeguata delle risorse disponibili, senza dover sempre giustificare le proprie richieste per ottenere soltanto una minima parte del fondo.
Anche se già l’anno scorso avevamo affermato che non avremmo più accettato forzature di questo tipo, firmiamo ancora una volta solo per non danneggiare i colleghi.
Ma lo diciamo pubblicamente e solennemente:
Se il prossimo anno la delegazione pubblica non porterà risorse fresche, nuove e soprattutto consistenti, non concederemo nemmeno 200.000 €. Non SCENDEREMO PIU' A CERTI COMPROMESSI.
Il 2026 sarà l’anno della verità: o l’Ateneo investirà seriamente sul personale, o porteremo al tavolo una posizione totalmente diversa e radicale.
Con senso di responsabilità verso tutte e tutti, abbiamo firmato l’accordo 2025.
Ma questa è l’ultima volta che accettiamo una soluzione tampone senza investimenti reali nel e per il personale TAB.
Lo facciamo perché crediamo nel lavoro, nei diritti e nel rispetto di tutte le persone che rappresentiamo.
Ultimo aggiornamento
27.11.2025